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martedì 10 luglio 2012

Correva l'anno 1946.


Correva l'anno 1946 ed il bikini entrava ufficialmente nella storia della moda. Da quel momento l'arrivo dell'estate avrebbe portato con sé gioie e dolori. Prova costume compresa. 
Il nome bikini richiama l'atollo Bikini delle isole Marshall  nel quale gli Stati Uniti a quel tempo conducevano test militari. Bandito all'inizio perché considerato troppo sfrontato, venne sdoganato da Brigitte Bardot. 
Da quel momento in avanti stilisti di tutte le provenienze si sarebbero cimentati alla ricerca della forma perfetta per il nostro costume. Non esiste però una forma perfetta, piuttosto la forma perfetta per noi. 
Se non ti senti bene con il tuo corpo probabilmente nessun bikini sarà propriamente di tuo gusto. Nemmeno il più bello.
Personalmente trovo di cattivo gusto perizoma e  brasiliano. Preferisco di gran lunga l'effetto vedo-non-vedo a quello "metto in mostra tutto". La mutandina con laccetti è da preferire a quella "preconfezionata" soprattutto se soffrite del complesso "maniglie dell'amore". In questo caso la possibilità di regolarne la larghezza vi salverà dall'effetto salame incordato. Se fate parte delle fortunate superdotate siete destinate alla coppe. Ce ne sono di magnifiche. Altrimenti potete optare per il triangolino. Sappiate che la fascia aumenta ancor più l'effetto "pialla". O ve ne fregate o correte ai ripari. Tenete il costume a vita alta e l'effetto gamba-lunga è assicurato. 









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